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I Portali Web e il Marketing

l termine "portale", per quanto relativamente recente, è uno dei più utilizzati (e spesso abusati) tanto dai profani quanto dai professionisti di Internet. Non è infatti possibile ottenere una unica e comunemente accettata definizione di "portale web" senza incappare in una lunga serie di contraddizioni e lacune. Confrontando più fonti si è ottenuto di poter identificare il portale con un servizio che opera da mediatore di informazione (infomediario) a favore degli utenti della Rete, permettendo a questi di raggiungere tramite un particolare punto di ingresso nella Rete una grande quantità delle risorse esistenti. Un portale è sostanzialmente un aggregatore di informazione che offre un servizio di navigazione sul WWW facilitando il lavoro di ricerca: nati come evoluzione dei motori di ricerca, i portali hanno associato agli strumenti tipici di questi (search engines e categorizzazione delle informazioni) altri servizi, informativi e non, allo scopo di proporsi come accesso preferenziale e guida per la navigazione via Internet. Sulla base delle modifiche apportate negli ultimi tempi ai portali più famosi e trafficati sono state individuate due tendenze di sviluppo che interessano questa particolare categoria di siti web: da un lato si ha uno sforzo verso la sempre maggiore integrazione dei servizi di navigazione, sviluppo in questo della funzione prima dei motori di ricerca di cui i portali sono i discendenti; dall'altro si assiste ad un passaggio da un'ottica di offerta di contenuti di stampo generalista (quindi molto variegata e, idealmente, onnicomprensiva) ad una di posizionamento di dominanza in un settore di nicchia, con obbligo quindi di unanotevole specializzazione. Tale sviluppo è dettato dai vincoli propri del medium Internet: questo si fonda sul precetto della "libertà dell'utente" intesa (anche) come obbligo di non canalizzare e limitare eccessivamente i possibili percorsi all'interno del mare magnum delle risorse disponibili. Di conseguenza è inevitabile considerare che la disposizione dei contenuti presenti sulla Rete e le varie possibilità di raggiungerli devono costituire una configurazione specifica per questo medium senza necessariamente adeguarsi a realtà preesistenti solo per questioni di analogia funzionale. Un esempio per chiarire meglio: spesso si è sentito dire che Internet assomiglia ad un supermercato, poiché è possibile muoversi al suo interno (più o meno) liberamente e prendere i prodotti-contenuti che interessano. Il modello-supermarket è legato alle caratteristiche proprie di una logistica fisica, la quale prevede una ripartizione dei capitali e degli spazi espositivi (tipicamente beni cosiddetti scarsi, cioè limitati) in maniera da favorire la compresenza di tante marche e prodotti, ognuno in quantità limitata (interesse all'ampiezza di gamma) oppure di poche marche e pochi prodotti ma ognuno in grande quantità (interesse alla profondità dell'assortimento).
Internet, nella cui realtà spazi e capitali non sono beni altrettanto scarsi, adotta invece una logistica cognitiva che prevede che si rispetti l'imperativo dell'assortimento totale, sia nella direzione della ampiezza di gamma sia in quella della profondità dell'assortimento stesso. Su questa base è possibile operare una prima distinzione tra meta-portali (o megaportali), essenzialmente generalisti, e portali di secondo livello: i primi garantiscono l'accesso orizzontale (nel senso di ampiezza di gamma) ai secondi, che invece offrono contenuti e servizi specifici e specializzati.


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