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Il Marketing Territoriale e il proprio Ciclo

Il marketing territoriale serve a valorizzare le potenzialità di sviluppo e a incentivare l'imprenditorialità del territorio attraverso regole di marketing, sopratutto con l'aiuto della tecnologia: informatica e web. Oggi anche le aree geografiche sono in competizione fra loro. Spesso anche in televisione vediamo campagne pubblicitarie dedicate a regioni specifiche o a zone. Come le aziende anche i territori sono in competizione tra loro, sono soggetti economici. E come le aziende hanno bisogno di web marketing: il web marketing territoriale.
Il marketing territoriale si pone quindi come " l'insieme degli strumenti per le promozioni del prodotto del territorio" attraverso una comunicazione capace di valorizzarne le potenzialità di sviluppo e le caratteristiche socioeconomiche e ambientali e di incentivare l'imprenditorialità locale, nazionale ed estera.
Affinché il marketing territoriale sia davvero efficace è essenziale che venga individuata un' agenzia che se ne occupi. Inoltre serve definire il tipo di ciclo del marketing da seguire, in modo particolare per quel che riguarda la definizione dell'area e del giusto mix degli elementi.
Il MIX degli elementi deriva da una serie di attività di analisi e di supporto: - analisi delle problematiche e delle potenzialità a scala territoriale differenziata (comune, provincia, regione, nazione) - supporto alla programmazione e gestione di interventi di carattere ambientale (disponibilità e qualità dei fattori di localizzazione e fattori per miglioramenti) - realizzazione di pacchetti localizzativi e monitoraggio (contratti d'area, patti territoriali) - analisi dei distretti industriali.
Il ciclo del marketing territoriale inizia con un processo chiamato AUDIT dell'area. L'agenzia definisce in pratica i confini territoriale nei quali operare. Si studia il territorio: i fattori di cui si dispone: capitale presente, lavoro e suo costo, risorse naturali eccetera, le risorse di conoscenza, le infrastrutture: strade, autostrade, aeroporti, vie di comunicazione in genere, luoghi di svago e divertimento. Dopo avere studiato l'area si studia la dinamica: ciò che l'area diventerà, come si trasformerà. Il processo è molto simile a quanto viene applicato dalle aziende e insegnato la strategia aziendale. Lo studio pertanto tende ad analizzare la domanda delle imprese potenzialmente interessate, lo studio della concorrenza (dei competitor) ovvero delle aree che operano nello stesso segmento. Occorre infine analizzare e prevedere come viene percepito il territorio (audit della percezione) presso i potenziali investitori.
Dopo questa fase emergeranno i punti di forza e di debolezza interni all'area e delle opportunità e delle minacce (la classica SWOT analysis13 del marketing: strategic planning and SWOT analysis ). Da questo punto in poi i passi da seguire sono quelli tipici del marketing strategico e operativo dalla macrosegmentazione14 alla microsegmentazione15. Secondo alcune analisi effettuate sul campo sono sopratutto le città ad avvantaggiarsi del marketing territoriale. Non a caso parliamo di marketing urbano. Anche le città come le aziende imparano a comunicare per promuovere se stesse. La comunicazione è diretta sia all'esterno (per attirare turisti e visitatori), sia all'interno per rafforzare il senso di appartenenza al luogo. Anche i cittadini possono promuovere la propria città e comunicare all'esterno un immagine vincente. Gli strumenti a disposizione per promuovere una città sono svariati: un esempio recente è Torino e le Olimpiadi Invernali 2006.


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